
Sei alla ricerca di un'esperienza particolare? I mercati di Palermo, che risalgono alla dominazione araba, sono nel cuore della cittá e offrono con i loro colori, suoni e spezie una immersione in un mondo dal fascino arabo. Di seguito ve li presentiamo e vi consigliamo vivamente di visitarli.
Ecco gli argomenti oggetto di questo articolo:
1. Il mercato della Vucciria: da mercato della carne a vivace luogo di incontro
2. Mercato di Ballarò: la multiculturalità incontra la delizia culinaria
3. Mercato del Capo: sapori e colori nel centro storico della città
4. Mappa della città con i mercati in primo piano
Ciao, sono Adriana.
la gastronomia siciliana è un percorso fantastico non solo per il gusto ma per tutti i sensi. Spero che vi piaccia il mio articolo sui mercati storici di Palermo che fa parte della nostra guida turistica di Palermo Guida di viaggio. Di più su di noi!

Visitando i mercati di Palermo, si ha l’impressione di stare in uno dei suk di una città musulmana. Non per niente i mercati sono stati realizzati durante la dominazione araba, ed ancora oggi si possono notare le consuetudini del vendere e del comprare, i colori, gli odori, l’usanza di sommergere strade e piazze con banchi, cesti, tendoni variopinti, tipico, appunto, dei tradizionali mercati nordafricani.
I mercati di Palermo rappresentano il luogo ideale per un autentico tuffo nel passato e nelle tradizioni più antiche del popolo palermitano. Non si può visitare Palermo senza ammirare questi pittoreschi mercati. Essi sono una sintesi dell’indole colorita ed allegra e della cultura poliedrica e cosmopolita dei palermitani.
#1 La Vucciria: da mercato della carne a vivace luogo d'incontro
Palermo è città di grandi mercati storici, i più noti sono quelli di Ballarò, del Capo e quello della “Vucciria”, quest’ultimo è il più antico, il piú famoso e più conosciuto dei mercati palermitani. Si trova nella città vecchia vicino Piazza San Domenico, tra Via Roma e il Porto.
Il nome di questo mercato deriva dalla parola Bucceria, simile al francese boucherie, che significa macelleria. Il mercato era infatti inizialmente destinato al macello ed alla vendita delle carni. Successivamente divenne un mercato per la vendita del pesce, della frutta e della verdura.

Una bancarella di frutta e verdura al mercato della Vucciria
Foto: © Robin Marx - BnB Dolcevita
Vuccirìa" in palermitano significa "confusione". La confusione delle voci che si accavallano e delle grida dei venditori erano uno degli elementi che maggiormente caratterizzava questo mercato palermitano. La Vucciria era molto somigliante ad un “suk” arabo, pittoresco, colorato, chiassoso, stipato di ceste piene di frutta e verdura esposti lungo la strada.
A partire dagli anni 2000 la Vucciria si è trasformata. Il mercato popolare di una volta che ha ispirato poeti, scrittori, intellettuali e pittori, oggi è soltanto un lontano ricordo. Chi desidera ammirarne il fascino antico puó ritrovarlo in un celebre dipinto di Renato Guttuso del 1974, intitolato "Vucciria di Palermo" che rappresenta la vita della Vucciria ed è ammirabile al Palazzo Steri.
Oggi la Vucciria è diventata una delle sedi della movida palermitana, dal tardo pomeriggio e fino a notte inoltrata. L’antico mercato ha cambiato volto, rimane sempre di grande suggestione, ma si è trasformato: è diventato luogo di vita notturna, tappa obbligata e paradiso per gli estimatori dello “street food” palermitano.

Movida alla Vucciria
Foto: © Robin Marx - BnB Dolcevita
La notte tutto il quartiere si popola di una moltitudine di avventori, soprattutto giovani, di ogni estrazione sociale e di tanti turisti italiani e stranieri, vogliosi di degustare i prodotti della gastronomia locale, quella povera, del popolo, ricca di colori ed odori, bella per gli occhi e inebriante per il palato, o magari per bere qualche “drink low cost” ascoltando musica fino a tarda notte.

La sera alla Vucciria puoi gustare le prelibatezze dello street food
Foto: © Robin Marx - BnB Dolcevita
Alla Vucciria puoi mangiare bene con pochi soldi, essere intrattenuto da vari artisti di strada e ascoltare musica dal vivo. In Piazza Garraffello, punto di ritrovo dei giovani, troverai un'atmosfera molto speciale che richiama DJ e tutti gli amanti delle feste che vi trascorrono la notte fino alle prime ore del mattino.
#2 Mercato di Ballarò: il multiculturalismo incontra la delizia culinaria
Il mercato di Ballarò, che esiste da oltre mille anni, è il più pittoresco mercato di strada del capoluogo siciliano e probabilmente uno dei più vivaci d'Europa. Il mercato si estende da Piazza Casa Professa ai bastioni di corso Tukory e si trova nel quartiere multiculturale e plurilingue dell'Albergheria.
Ci sono diverse teorie sull’etimologia della parola Ballarò: una prima ipotesi è quella che derivi da Bahlara, il nome di un villaggio, vicino Monreale, da dove provenivano le merci da vendere, oppure da Ag-Vallaraja (titolo dei sovrani della regione indiana del Sind), poiché vi si vendevano le spezie provenienti dal Deccan, o ancora da Segeballarath, che significa “fiera – mercato”.
Ballaró è famoso per la vendita delle primizie che provengono dalle campagne del palermitano. E´un mercato principalmente alimentare, adibito soprattutto alla vendita di frutta, ortaggi, verdure, carne e pesce, ma si trovano anche articoli di uso domestico per la cucina e pulizia della casa.
E´ frequentato giornalmente da centinaia di persone, e mentre ci si addentra nel mercato si viene costantemente accompagnati dai richiami fatti ad alta voce, e spesso in modo piuttosto colorito, dai vari ambulanti per invitare a comprare la propria merce. Questo pittoresco invito viene chiamato “abbanniata” in dialetto palermitano. Ed in effetti parte dello spettacolo è anche quello di ascoltare questa “musica folkloristica” tipica dei mercati storici.

Mercato di Ballarò con una chiesa sullo sfondo
Foto: Robin Marx - BnB Dolcevita
All'interno del mercato si trovano cibi cotti e cibi da strada, tipici della cucina palermitana, come cipolle bollite o al forno, panelle (frittelle di farina di ceci), crocchè o cazzilli (crocchette di patate), verdure lesse, polpo, quarume (interiora di vitello), panino con la meusa (milza).

Una bancarella con delizioso cibo siciliano nel mercato di Ballarò
Foto: Robin Marx - BnB Dolcevita
Il mercato di Ballarò può essere visitato durante tutta la settimana. Tuttavia, per evitare grandi folle, è meglio pianificare la visita nella tarda mattinata. La sua posizione vicino alla stazione ferroviaria principale lo rende anche perfettamente accessibile con i mezzi pubblici.

Banco di frutta fresca con in primo piano i fichidindiaFoto: Benjamín Núñez González, Ballarò, gente comprando, Palermo, Sicilia, Italia, 2015, Dettaglio da RM, CC BY-SA 4.0
#3 Mercato del Capo: nel cuore del centro storico della città
Il mercato del Capo si trova nell'omonimo quartiere del Capo e l’ingresso principale è attraverso la trecentesca Porta Carini. E` la scelta giusta per coloro che non amano i luoghi del turismo di massa ed è caratterizzato da una atmosfera piú raccolta e tranquilla
Incastonato tra chiese barocche, è il luogo perfetto per trovare prelibati souvenir culinari come pomodori secchi, lupini e anche capperi e cucunci (che sono il frutto del cappero), spezie e alici sott’olio, sarde sotto sale.
Quello del Capo è considerato il mercato del pesce per eccellenza. Tante le bancarelle di pesce pregiato, buono, fresco di mattinata e dai colori vivaci.
Uno dei capisaldi di questo mercato è il cibo di strada, tanto che diverse guide turistiche organizzano veri e propri tour gastronomici: coppi di pesce fritto, verdure in pastella, calamari arrostiti e fritti, panelle, crocché, melanzane, insomma è il tripudio del fritto. Consigliatissima è l’arancina, ma tutto il resto è altrettanto buono. Sebbene “Il Capo” conservi un’anima popolare, sono tanti i palermitani che vi fanno la spesa o che ci pranzano.
Se passate dal Capo una spremuta di arancia o di melagrana è un toccasana. Sono diversi i punti in cui potrete trovare dei chioschetti dove acquistate la vostra spremuta fresca e fatta al momento.

Banco con Polpo e altro cibo al Mercato il Capo
Foto: © Robi Marx – BnB Dolcevita

Preparazione del banco del pesce al mercato del Capo
Foto: © Robin Marx – BnB Dolcevita

Pomodori secchi, capperi, olive verdi e nere al Mercato del Capo
Foto: © Robin Marx – BnB Dolcevita
Come detto la posizione del mercato del Capo è molto centrale. Se volete percorrere a piedi il mercato, passerete davanti a molti luoghi interessanti e storici. Si entra da Porta Carini che faceva parte delle mura della fortezza e ora serve come ingresso al Mercato del Capo.
Continuate la vostra passeggiata lungo Via Beati Paoli e Via Volturno e ammirate l'imponente Chiesa di Sant'Agostino o fate una deviazione al vicino Teatro Massimo.

Ingresso al Mercato del Capo da Porta Carini
Foto: © Robin Marx – BnB Dolcevita
Orari di apertura e indirizzo
Mo-Di + Do-Sa: 07:00-20:00 Mi + So.: 07:00-13:00
Due consigli per voi:
Oggi Palermo è una città molto sicura. Tuttavia, per non correre inutili rischi vi invitiamo a prestare particolare attenzione ai vostri oggetti di valore mentre visitate i mercati. Vi consigliamo inoltre di non portare troppi contanti.
Quando decidete di fare un acquisto dentro il mercato prestate particolare attenzione ai prezzi esposti. Spesso gli zeri sono in realtà dei nove, quindi se vi sembra che una cosa costi un euro in realtà è 1,99. Come se non bastasse, il prezzo indicato molte volte non è per un kg di merce, ma per mezzo chilo.
Suggerimenti per il tour: per entrare nell’atmosfera dei mercati è meglio affidarsi ad una guida.
Mappa della città con i tre mercati in primo piano


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